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nov 12

Tragedia dietro le quinte del confronto PD: Gori sbaglia numero e dà consigli a Bersani

Grande successo per lo scontro televisivo tra Bersani, Renzi, Vendola, Tabacci e… e… ok, non fa niente. Telegramma dalla Nasa: “Complimenti per il primo dibattito politico in assenza di grevità”.  Smentito Pieferdinando Casini: con una sinistra così, chi ha bisogno di un centro?

Gioia ed entusiasmo da tutto il mondo per il confronto televisivo tra i candidati alle primarie del centrosinistra svoltosi in settimana in Italia. “Nemmeno i nostri topini si comportano così bene durante gli esperimenti – dicono dal dipartimento di biologia del Mit di Boston – …  ma sapreste dirci alla fine quale delle cavie è sopravvissuta?”. Più tecnico il commento del dipartimento di scienze comportamentali di Bruxelles: “Cinque esponenti della sinistra italiana per due ore nella stessa stanza che non si mandano affanculo a vicenda! Per la scienza è una svolta epocale”. Ma se il mondo strabilia di fronte a ciò che sembrava impossibile, in Italia prevale la lettura politica: per i renziani ha vinto Renzi, per i bersaniani ha vinto Bersani e per i vendoliani ha vinto Vendola, anche se permane qualche dubbio tra i sondaggisti: “Abbiamo tentato di rintracciare i puppatiani, ma erano solo tre e si sono suicidati durante la diretta”. Gli esperti di comunicazione e mass-media valutano molto positivamente il comportamento di Matteo Renzi, l’unico candidato veramente multitasking: “Riusciva a parlare, leggere i consigli di Gori sul cellulare, fare l’imitazione di Mister Bean e gesticolare, tutto in una volta, davvero notevole. Quando poi ha scambiato il pacco del Molise con quello della Calabria è stata l’apoteosi”. Vero brivido della serata, la scelta delle figure più rappresentative nel Pantheon dei concorrenti: vedere l’ala sinistra sfidarsi a colpi di papi e cardinali ha reso più interessante l’incontro, mentre Tabacci ha sorpreso tutti dicendo qualcosa di sinistra: “De Gasperi”, ed è stato squalificato per estremismo.  A Sky esultano per i risultati d’ascolto, di poco inferiori a Udinese-Atalanta del 2004, ma anche i protagonisti della serata si sono mostrati soddisfatti, specie Renzi che per una volta ha potuto andare a letto dopo Carosello.  Interessante anche l’esperimento di coinvolgere gli elettori: “Le loro domande sono state molto utili – dicono alla direzione del Pd – anche perché per la prima volta dai tempi di Berlinguer i leader del partito sono sembrati più intelligenti di chi è disposto a votarli”.

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5 Commenti a “Tragedia dietro le quinte del confronto PD: Gori sbaglia numero e dà consigli a Bersani”

  1. Dai… da consigli… non si può…

    da mirko   - domenica, 18 novembre 2012 alle 10:25

  2. mi è venuta in mente la canzone di Carosone “tu vò fà l’americano”
    meglio la pastigli.

    da Mario De Matteis   - domenica, 18 novembre 2012 alle 10:27

  3. abbiamo (anzi, avete 😉 visto gli eredi del telepartito di plastica di berlusconica invenzione. a poster la fin troppo facile sentenza: suicidio. non solo politico, ma anche e soprattutto culturale.

    da iggy   - domenica, 18 novembre 2012 alle 10:32

  4. Gli operai che rischiano il licenziamento, quelli già licenziati, i precari, i pensionati, gli IMU-incastrati, sono ancora lì, davanti al video nell’attesa che le belle statuine concedino il bis come avviene nei grandi concerti quando in apparenza sembrava tutto finito… Chissà!… Forse si parlerà nel bis anche dei loro problemi…

    da Vittorio Grondona   - domenica, 18 novembre 2012 alle 12:56

  5. Il consiglio a Bersani è uscito direttamente dalla bocca di Mario Monti quando, con la sottile tecnica del prendi in giro che lo contraddistingue, ha assicurato il mondo (estero) che l’Italia è garantita oggi con lui, dopo le elezioni, non sa!… Dopo di lui c’è forse il buio del baratro?… Mah!… L’unica garanzia del proseguimento virtuoso del nostro paese è che i partiti concedano a lui anche il futuro potere post elettorale. Montezemolo, Bonanni (sic), Fini, Casini e nella sostanza la maggior parte dei benestanti italiani si sono ormai attivati per questa realizzazione. Gli altri leader?… Vedremo… Certamente non prima delle elezioni, ma dopo sono abbastanza convinto che rinunceranno alla loro scarsa capacità di gestire il Paese rimettendolo nelle mani del castigamatti per eccellenza. Lo stipendio comunque girerà copioso per loro in ogni caso.

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 19 novembre 2012 alle 10:46

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