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Google snobbato dal Giappone
l'unico paese dove non sfonda

Pi� della met� usa Yahoo! Il leader mondiale deve inseguire. Le ragioni della diffidenza nel rispetto quasi maniacale della privacy da parte dei giapponesi dal nostro corrispondente FEDERICO RAMPINI


Google snobbato dal Giappone l'unico paese dove non sfonda
NEW YORK - E' l'unico paese al mondo dove Google non riesce a sfondare. In Giappone il leader mondiale dei motori di ricerca � costretto in un angolo. Solo il 33,7% delle ricerche online compiute dai giapponesi usa Google, mentre il 56,5% preferisce il suo rivale storico, Yahoo!. Quest'ultimo, non a caso, per la sua filiale nipponica ha un azionista di maggioranza locale, il colosso delle telecom Softbank. Una differenza decisiva. Perch� il flop di Google nel paese del Sol Levante si spiega con un clamoroso shock culturale.

Alcuni ingredienti che negli Stati Uniti e in tutto l'Occidente hanno contribuito al successo di Google, in Giappone gli sono valsi al contrario una tenace diffidenza. E' il caso di "Street View", il servizio di mappatura fotografica di tutto il pianeta. Solo in Giappone, questo giacimento di immagini delle citt� � stato subissato di critiche.

In un paese che ha un rispetto maniacale per la privacy, irrita l'intrusione di Google nei quartieri abitati, con video e foto che entrano nelle case private. Tanto pi� che le citt� nipponiche, Tokyo inclusa, nei quartieri residenziali hanno strade molto pi� strette che in America, e quindi le riprese immortalate su Google sono inevitabilmente pi� "intime".

Lo stesso vale per la mappatura dal cielo, le foto satellitari che Google aggiorna costantemente. In questo caso ad aver indignato molti giapponesi � la "profanazione" dei quartieri dove vivono gli intoccabili (anche se � meno noto che in India, il Giappone ha le sue caste inferiori, che praticano mestieri considerati impuri).

A protestare sono stati i difensori dei diritti umani: secondo loro le mappe di Google possono essere facilmente utilizzate per identificare le famiglie che vivono nei quartieri degli intoccabili, violando anche in questo caso il loro diritto alla riservatezza, e magari il diritto dei loro figli a un futuro migliore.

Le critiche possono sembrare stravaganti, ma i vertici di Google le prendono molto sul serio. Essere il numero due in Giappone � un'onta inaccettabile. Il Giappone resta per il momento la seconda economia mondiale, ha una popolazione di utenti di Internet tra le pi� vaste (90 milioni di utilizzatori regolari), di cui tre quarti hanno acesso alla banda larga e due terzi navigano online anche dai telefonini.

Malgrado una crescita economica modesta, il mercato nipponico della pubblicit� con 77 miliardi di dollari di fatturato � il numero due mondiale. Inoltre i giovani giapponesi hanno fama di essere un pubblico particolarmente esigente per le innovazioni tecnologiche, un campione molto avanzato su cui sperimentare nuovi servizi.

Perci� Google non lesina gli sforzi per aggiustare la propria immagine e recuperare il ritardo. Per rendersi pi� simpatico ai giapponesi ha rinunciato alla veste spoglia e austera della sua "prima pagina". Nella versione nipponica la schermata d'accesso � arricchita di icone-link per l'accesso a YouTube, Gmail e altri servizi: un omaggio al gusto degli utenti locali che prediligono i siti riccamente decorati.

Con uno strappo ancora pi� clamoroso rispetto alle proprie tradizioni, solo per il Giappone Google ha perfino lanciato le prime campagne pubblicitarie per promuovere la propria immagine.

© Riproduzione riservata (1 dicembre 2009)

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