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Droga

Tre ragazzi raccontano il k-hole che gli ha cambiato la vita

I k-hole sono la cosa migliore o peggiore della ketamina, a seconda della persona a cui lo chiedi.
Gavin Butler
Melbourne, AU
Foto via Flickr/Melissa O'Donohue.

Molto prima che la gente se la sniffasse, i medici usavano la ketamina come anestetico nelle giungle del Vietnam. Nel 1985, l'Organizzazione mondiale della sanità l'ha introdotta tra i farmaci essenziali. E, più recentemente, altri medici ne hanno studiato i benefici su depressione, ansia, e stress post traumatico.

E il k-hole? Quella frontiera oscura della psiche umana in cui l'ego si dissolve e l'individuo comincia a chiedersi se è vivo o morto. I k-hole sono la cosa migliore o peggiore della ketamina, a seconda della persona a cui lo chiedi. Come metterli insieme alla valenza psicoterapica?

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"Quando sei in k-hole sei in uno stato quasi-anestetizzato… ed esperisci una dissociazione da te stesso," dice il dottor Stephen Bright, psicologo clinico e vicepresidente dell'associazione Psychedelic Research In Science and Medicine (PRISM). "Questo può portare a provare un senso di unità con l'universo, una serie di interconnessioni… a volte anche un'esperienza quasi spirituale."

Il dottor Bright dice che "non sorprende" che ci siano persone che hanno descritto il k-hole come un'esperienza che ha cambiato la loro vita. Sospetta che la "regione" spirituale in cui il k-hole fa entrare le persone abbia un potenziale estremo—un po' come la psilocibina che ha effetti curativi su alcolismo, depressione e ansia da fine vita.

"La ricerca [sugli psichedelici] dimostra che l'esperienza può essere spirituale, e che può avere effetti benefici sul lungo termine," ha detto a VICE. "Sicuramente la teoria che supporta la 'somministrazione' di dosi di psichedelici forti è che possano portare a uno stato spirituale e mistico."

E in tutto il mondo ci sono persone che mettono in pratica la teoria: individui che esplorano le profondità del k-hole e si sottopongono alla più spaventosa delle psicoterapie psichedeliche. Ho chiesto ad alcuni di loro di raccontarmi il loro viaggio nell'abisso, cos'hanno scoperto laggiù e, ancora più importante, cosa è successo quando sono tornati in superficie.

NICK*, 20 ANNI, MAESTRO DI SCI

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Cristalli di ketamina. Immagine via Wikimedia Commons.

VICE: Ciao Nick, raccontaci la tua esperienza.
Nick: Una sera sono tornato a casa con ancora buona parte di un grammo di ketamina, e ho deciso che avrei continuato a fare bottarelle per vedere dove sarei arrivato. Mi sono fatto una riga ogni dieci minuti, più o meno. Non saprei dire bene la dose, direi che viaggiavo sui 200mg. Poi ho sentito un gran calore tutto intorno a me, e contemporaneamente ho smesso di sentire qualsiasi cosa. Mi sono lasciato andare sul letto e non so se ho chiuso gli occhi o sono rimasti aperti, ma ho smesso di sentirmi, di avere un senso di me.

All'improvviso mi stavo guardando mentre compravo la meth da uno sconosciuto. Ero tre metri dietro quel me. Sentivo il freddo, sentivo l'odore dei pini intorno a me. Ero dentro, immerso nella mia memoria. Mi sono visto tornare alla macchina e andarmene. Poi ero nella mia vecchia camera da letto. C'erano i graffiti sul muro. Mi sono visto fare la prima riga di meth. Mi sono vergognato.

E poi, ancora all'improvviso, ero fuori, vicino alla piscina. Mi sono guardato mentre nuotavo insieme alla mia ragazza di allora. Ero totalmente assorbito nella mia memoria—sentivo i suoni, i sapori, tutto. È durata un po'. Sono stato in altri luoghi, al porto, alla spiaggia, ovunque. Stavo rivivendo cose a livelli così precisi che non ne avevo idea di avere quei ricordi. Era come essere di nuovo lì, come se fosse la prima volta. Era bellissimo e contemporaneamente mi spezzava il cuore.

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Quanto è durato?
Non saprei, realisticamente forse 50 minuti a dir tanto. Anche se mi sono sembrate ore.

Qual è stato il risultato di questo k-hole?
Mi ha cambiato la vita. Mi sono reso conto che i momenti più felici li ho vissuti con quella ragazza. Poco dopo ci siamo rimessi insieme, e da allora la mia vita ruota intorno a lei. Incredibile che mi ci sia voluto un k-hole per capire quanto è importante l'amore.

Quindi il k-hole vi ha fatto tornare insieme?
Sì, pazzesco eh? Erano anni che avevo un problema con la droga, non riuscivo a essere felice senza drogarmi… o perlomeno così pensavo. Ma rivivendo i momenti in cui ero pulito, mi sono reso conto che ero molto più felice. Mi sono reso conto di cosa era davvero importante per me. Non voglio dire che questo abbia risolto il mio problema con la droga. Ancora ci combatto tutti i giorni. Ma ha cambiato la mia concezione delle cose per cui è importante combattere. La ragazza di cui parlavo, la salute, una vita pulita. E sul lungo termine mi ha aiutato ad apprezzare ogni giorno. Non so perché. Non so cosa sia cambiato esattamente, ma mi pare che ora riesco a vedere un po' di più quanto la vita sia bella.

Dott. Bright: Alcuni raccontano il k-hole come un'esperienza di quasi-morte… e se parli con qualcuno che ha avuto un'esperienza di quasi-morte, spesso ha imparato a distinguere cosa è importante nella vita e cosa no. Penso che la cosa importante con tutte le terapie degli psichedelici, inclusa la ketamina, è che devono essere "integrate." Va bene avere un'esperienza spirituale o capire i tuoi pattern comportamentali, ma a meno che si traducano nella vita reale, sono solo un momento di illuminazione che finisce senza lasciare traccia.

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TOM*, 26 ANNI, INGEGNERE LOGISTICO

Ketamina in polvere. Immagine via Wikimedia Commons.

VICE: Ciao Tom, puoi descriverci la tua esperienza più intensa con la ketamina?
Tom: L'esperienza più intensa con la ketamina l'ho avuta circa un mese fa, la prima volta che la mescolavo con l'MDMA. Mi sono fatto 220mg di MDMA, ho fumato un po' d'erba e circa due ore dopo ho pippato 170mg di keta.

Stavo parlando al telefono, e secondo il mio amico che era dall'altra parte ho detto in slow motion che "la keta stava salendo più in fretta di quanto pensassi e dovevo andare." Sono sprofondato nel materasso e in un'altra dimensione… ho perso traccia del tempo e dello spazio. Non ricordavo se avessi davvero preso la keta o meno. Ho cercato di muovermi ma il corpo sembrava vibrare, e continuavo a disconnettermi. A quel punto ho pensato che forse mi ero fottuto il cervello e che sarei rimasto per sempre in quello stato, col corpo abbandonato come un guscio vuoto. Ci ho pensato e mi andava bene.

Quanto è durato?
Dopo circa 20 minuti sono tornato cosciente, ho controllato di aver davvero preso la keta (sì) e mi sono ributtato sul cuscino per il k-hole successivo. Di questo so ancora meno, ma so che ho tenuto gli occhi aperti e non riuscivo comunque a capire cosa stessi guardando.

E dopo quello un terzo k-hole, più riflessivo. Quindi tre in tutto. In quell'ultimo, quando gli effetti della ketamina stavano sfumando, ho avuto pensieri esistenziali profondi ma disconnessi emotivamente. Un mese prima avevo lasciato la mia ragazza e, anche se la amavo, mi stavo obbligando a mantenere le distanze. In k-hole mi sono reso conto che, per quanto male facesse, alla fine sarebbe andato tutto per il meglio. In generale è stata un'esperienza terrorizzante.

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Ti era mai capitata un'esperienza simile?
La ketamina mi ha aiutato a capire molte cose. Quattro mesi fa, per esempio, mi sono reso conto di quanto fosse manipolatoria la mia relazione… mi ha aiutato a capire dove sono, ora, e cosa sta triggerando la mia ansia sociale e la depressione. Mi ha aiutato a non essere un derelitto nevrotico e paranoide ogni volta che parlo con una ragazza.

Pensi che i k-hole ti abbiano cambiato la vita, in qualche modo?
Sì, penso di sì. Non direi che sia una sostanza magica che risolve ogni problema, ma nel mio caso sia il k-hole che il dopo mi hanno molto aiutato con l'ansia. Il k-hole di solito mi aiuta a capire quale parte della mia ansia è del tutto infondata, o esiste solo nella mia testa.

La ketamina è una droga dissociativa, e mi dà una prospettiva disconnessa su di me e sul mio comportamento in pubblico. Di solito mi faccio paranoie su ogni passo, ogni parola, qualunque cosa gli altri potrebbero pensare di me. Dopo il k-hole non ci penso così tanto. La keta ti fa fare pensieri viaggiosi su te stesso e la tua capacità a pensare ai tuoi problemi senza fartene ingoiare. Almeno per me, una parte importante del k-hole è avere qualche pensiero negativo ma uscirne pensando che tutto andrà meglio se continuerò a cercare di liberarmi delle mie ansie.

Dott. Bright: A livello psicofarmacologico, non siamo certi di quello che succeda durante un k-hole. Potrebbe essere simile a quello che succede con la psilocibina, quando la rete "preimpostata" cerebrale viene spenta… permettendo alle persone di vedersi in un modo del tutto nuovo. Molti studi dimostrano che la psilocibina in ambito psicoterapeutico aiuta a ridurre l'ansia, la depressione, a migliorare la qualità della vita e funzionare meglio a livello relazionale… Anche la ketamina potrebbe essere usata così, è solo che non abbiamo ancora fatto le ricerche necessarie.

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Ho provato a curare la mia depressione con la ketamina

HOOK*, 30 ANNI, IMMOBILIARISTA

VICE: Ogni quanto consumi ketamina?
Hook: L'ho sniffata nove-dieci volte. Ma l'ho messa negli spray nasali, l'ho fumata, ho fatto le "hot rail", me la sono fatta intramuscolo, e una volta l'ho anche messa su una mela.

Qual è stata la volta più intensa?
Il k-hole più intenso, con sola ketamina, è successo quando ho fatto una intramuscolo da 0,3g nella coscia. Ero a casa, in poltrona, con le cuffie e una benda sugli occhi, e la stanza aveva la temperatura perfetta. Faccio sempre questa cosa della deprivazione sensoriale per i viaggi più forti.

Non avevo mai usato gli aghi, la botta e il trip sono completamente diversi. Non hai il naso tutto tappato, e sul retro della lingua ti viene una sensazione di freddo come da mentolo. Mi si sono presentati davanti degli dei pixelati. Quella volta ero in un momento difficile della vita, e stavo cercando risposte. Ho avuto quelle risposte.

Perché usi la ketamina?
Sono una specie di sciamano, la uso per accedere a un altro mondo.

Puoi spiegarmi come funziona?
Quando prendo la keta, medito anche grazie alla deprivazione sensoriale e ho esperienze extracorporee… Vedo tutta la realtà in un istante solo e questo mi permette di muovermi nel modo giusto nel futuro, perché so cosa sta per succedere.

Ecco perché mi faccio quando vivo situazioni esistenziali impossibili—e faccio sempre la scelta giusta. Anche se a volte non dovrei, e lo so, alla fine mi aiuta sempre a prendere la decisione giusta. Ascolto sempre i miei guardiani spirituali.

Cosa c'è di spirituale nella ketamina e nei k-hole?
La ketamina è un dissociativo, tutto qui. Quello che c'è scritto su Wikipedia è vero. L'unica cosa che non dicono è che lo spirito abbandona il corpo e viaggia in un altro mondo. Il k-hole è un altro mondo.

Come funziona la "terapia" durante l'assunzione di ketamina?
Facciamo piccole bottarelle sempre più forti mentre la persona di turno mi parla dei suoi problemi, e quando ho capito bene la situazione prendiamo entrambi dosi molto forti e continuiamo a parlare finché l'altra persona non ci riesce più perché ne ha presa troppa. Ma è a quel punto che posso usare la mia energia. Mi metto in contatto con il suo spirito ed elimino l'energia negativa, gli apro i chakra, e cerco di scoprire perché ha quei problemi e come correggerli. La sessione di solito finisce con loro che piangono dalla felicità ringraziandomi, e rimaniamo amici per sempre.

Dott. Bright: [Ho fornito] supporto psicologico a molte persone che hanno avuto bad trip, soprattutto con l'LSD. Le spingiamo sempre a non rifiutare il confronto con l'esperienza che stanno vivendo, ma cercare di affrontarla e venirne fuori dall'altra parte. E nella mia esperienza, quando lo fanno sono contenti.

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*I nomi sono stati cambiati per proteggere la privacy degli intervistati