L’impegno antimafia di Valerio

L’impegno antimafia di Valerio

Ci ha lasciato oggi, dopo una lunga lotta contro il cancro

Se chiedessimo in giro “se pensate al mondo dell’antimafia a chi pensate?” Con questa frase avevo aperto questo articolo stamani per parlarvi di Valerio Taglione, coordinatore del Comitato don Peppe Diana che questa mattina ci ha lasciati dopo anni di lotta contro il cancro. Valerio, padre e marito esemplare. Lavoratore e scout. Da quel 19 marzo 1994 in cui uccisero il suo amico e fratello scout don Peppe Diana non si è mai risparmiato un solo secondo, fino alla fine, per la sua terra.

Un anno prima della nascita di Libera contro le mafie, di cui è stato a lungo coordinatore provinciale per Caserta. Al termine dei funerali di Don Diana un gruppo di persone si è riconosciuto e ha iniziato un lungo tragitto che ci porta fino ad oggi. Per 26 anni Valerio ha dedicato il suo tempo, con forza e intransigente perseveranza, per la costruzione di quella narrazione che ci porta dalla terra di camorra alle terre di don Peppe Diana. Ovvero un’azione politica e sociale profonda, che trasforma i meccanismi economici e relazionali malsani di un territorio in reciprocità, economia sociale e comunità resistenti.

Da visionario realista Taglione nel guardare lontano ogni giorno ha posto un mattone per la realizzazione di questo progetto. Insieme con Libera e al Comitato Don Diana di cui è stato fondatore il 25 aprile del 2006. Insieme ai tanti compagni di viaggio che in quegli anni avevano operato per non perdere la Memoria e nella ricerca di Verità e Giustizia per il giovane sacerdote vittima innocente. Per provare a trasformare una storia di dolore in motore del cambiamento.

Fondamentale è stato l’apporto nei processi di riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Nell’estate del 2009 a Castel Volturno ci sono stati i primi campi di Estate Liberi su quello che oggi è un caseificio intitolato proprio alle Terre di Don Diana. Negli anni successivi è stato tra coloro che hanno spinto la nascita della Nuova Cooperazione Organizzata che unisce decine di realtà cooperative in unico marchio, segno di riscatto in Terra di Lavoro. Così come del Festival dell’Impegno Civile, un festival itinerante che tocca in oramai più di 50 tappe in beni confiscati riutilizzati in provincia di Caserta e non solo. Un filo invisibile che unisce piccole comunità dove gli ultimi”si fanno protagonisti del cambiamento.

Tanti i messaggi di affetto alla moglie Alessandra, alle figlie e gli amici di sempre. Un fiume di emozioni, ricordi e attestati vicinanza, anche dalle più alte cariche dello stato, il giusto riconoscimento per una persona che ha dedicato la vita per amore del suo popolo. Questo è un piccolo spaccato del grande arcipelago dell’impegno costante di un uomo che col cuore grande.

Queste poche parole ci lasciano solo un pezzetto di quello che è stato e che sarà. Vi invito a visitare Casal di Principe. Ad andare al bene confiscato Casa Don Diana. Lì conoscerete Valerio, negli occhi di Marialaura, di Tina e dei tanti partigiani del bene che animano queste terre. Parte delle rinascita di questo territorio è ancora in corso. Tante sono le sfide per sconfiggere le mafie. Ma come ci ricorda Valerio siamo in ritardo ma siamo ancora in tempo.

Buona strada Valerio.

Pasquale Leone
Libera Campania

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