1Lo so. Sono un maniaco del gadget fotografico e della recensione tecnica dell’ultimo numero di Digital Camera. Non è il mio unico vizio: passo anche tanto tempo a vedere televendite di gioielli, se per questo. Ma ritorniamo all’insana passione per l’utilizzo della carta di credito ad uso fotografico. Per aiutarmi nel guardarmi allo specchio e capire se sono un esemplare unico oppure sono in buona compagnia, prendo spunto da un survey realizzato da Photoshelter a fine 2012 che ha coinvolto circa 5.000 fotografi con lo scopo di sondare la loro percezione del mercato per il 2013. Premettendo che Photoshelter (a cui prima o poi mi iscriverò, sto cercando di resistere alla tentazione ma prima o poi ci casco) è un servizio di supporto web a fotografi di alto livello che si rivolgono prevalentemente (ma non esclusivamente) ad un pubblico che acquista fotografie in licenza RM, i dati emersi dal survey sono a mio parere molto interessanti anche per chi fotografa stock.

Il grafico che appare in apertura di post illustra le maggiori sfide che i fotografi intervistati ritengono di dover affrontare nel 2013. Una cosa che mi ha stupito (positivamente) è che solo il 10% menziona l’acquisto di nuovo hardware come uno dei fattori chiave per il 2013. Predominano, infatti, gli aspetti di business e commerciali come principali sfide future. Questo è un tema sicuramente meno cruciale per chi si rivolge al mercato microstock poiché sono le agenzie stesse che si occupano degli aspetti di marketing e gestione della vendita dei nostri scatti. Tuttavia, il fotografo microstock ha comunque una scelta importante da fare: selezionare a quali agenzie contribuire. Personalmente credo nel non mettere tutte le uova nello stesso paniere ed è il motivo per il quale contribuisco a circa 20 agenzie di microstock. Ma ritorniamo agli investimenti in fotografia: dove pensano di spendere i sudati dollari i fotografi coinvolti nel survey?

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A rafforzare la constatazione che comprare nuovo materiale fotografico non è una priorità per il 2013, si evidenzia che solo il 47% pensa all’acquisto di un nuovo corpo macchina. Un saggio 63% investe in lenti ed un ancor più saggio 56% in formazione. Trovato! Visto che ho una percentuale fissa dei miei guadagni microstock mensili dedicati al reinvestimento nel mondo della fotografia, ho capito dove investire il mio capitale attuale di 300 euro. Investire in formazione. A settembre si parte con un bel corso di fotografia creativa, sperando di conoscere e sviluppare idee utili a realizzare scatti microstock, meglio se concettuali. E’ un campo per me ancora sconosciuto e sono convinto che quello che mi resterà in tasca alla fine dell’esperienza è sicuramente di più dell’ultimo gadget fotografico recensito su quella particolare rivista.

 Un’ultima curiosità dalla ricerca in questione. Come pensano di muoversi i fotografi intervistati in merito al tema cruciale per la loro passione/professione, vale a dire il marketing del loro prodotto fotografico?

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Sintesi: il passaparola e i social media vincono a mani basse. Il 73% si propone di utilizzare Facebook per promuovere il proprio business. E’ la dimostrazione non necessaria che l’aspetto umano comunque rimane prioritario anche in un mondo digitalizzato.