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Ketamina: la storia, il meccanismo d’azione e gli effetti collaterali – Introduzione alla Psicologia

La ketamina può essere impiegata come anestetico generale ma in particolar modo è utilizzata come droga d'abuso. Si trova sotto forma di liquido, capsule, polvere cristallina o in compresse. Produce effetti allucinatori di durata piuttosto breve.

Di Francesca Fiore

Pubblicato il 12 Lug. 2018

La ketamina è una molecola sintetica, completamente creata in laboratorio, a partire dalla sostanza cicloesilamina.

Realizzato in collaborazione con la Sigmund Freud University, Università di Psicologia a Milano

 

La ketamina se usata in ambiente clinico controllato, e a determinate dosi, produce effetti anestetici ed analgesici sia sull’uomo che sull’ animale. A basse dosi, invece, determina stati psichedelici, allucinazioni ed euforia. Proprio a causa di questi effetti, la ketamina è diventata una droga d’abuso, distribuita illegalmente. L’assunzione prolungata e costante può compromettere la salute, oltre a determinare dipendenza patologica.

Storia

La ketamina è stata scoperta nel 1962 dal chimico americano Calvin L. Stevens che cercava un’alternativa al PCP (droga degli angeli), anestetico dagli effetti eccessivamente dannosi. È stata brevettata nel 1963 e dopo due anni fu scoperto l’effetto ricreativo che produceva e per questo definita, dal prof. Edward Domino, un anestetico dissociativo.

Nel 1966 è stata commercializzata come anestetico rivolto sia agli uomini che agli animali. Nel 1970, però, la ketamina fu approvata dal governo degli Stati Uniti come anestetico generale e utilizzata nei campi di battaglia durante la guerra del Vietnam.

Al termine degli anni ’70, rapidamente si diffuse l’uso della ketamina come sostanza voluttuaria e cominciò a circolare fuori dall’ambiente medico, divenendo popolare sia negli Stati Uniti che in Europa. La sostanza si diffuse ulteriormente in seguito alla pubblicazione di due libri in cui erano descritti con precisione gli effetti prodotti: “Journeys into the bright world” di Marcia Moore e Howard Altounian e “The Scientist” di John Lilly.

Negli anni ‘80 si cominciarono a studiare le proprietà dell’anestetico per il trattamento dell’alcolismo e di altre dipendenze.

Attualmente, la ketamina continua a essere impiegata come anestetico generale, ma in particolar modo è utilizzata come droga d’abuso e, molto spesso, è assunta in associazione ad altri tipi di sostanze stupefacenti e/o allucinogene.

Nel 1999, è stata iscritta dall’agenzia federale antidroga statunitense nella Tabella III delle sostanze illegali al pubblico.
 La legge italiana stabilisce che la ketamina è una sostanza illegale.

Aspetto

La ketamina si trova sotto forma di liquido, capsule, polvere cristallina o in compresse vendute come ecstasy o come adulterante di altre droghe quali cocaina, amfetamine, eroina.

La ketamina, intesa come anestetico generale, è somministrata per via endovenosa e si presenta sotto forma di liquido incolore, dall’aspetto e dalla consistenza molto simile all’acqua.
 Tuttavia, quando è impiegata come sostanza voluttuaria, è sottoposta ad un processo di evaporazione in modo da ottenere una polvere bianca che, solitamente, è inalata, ma anche assunta per via orale attraverso pastiglie.

Meccanismo d’azione della Ketamina

L’effetto anestetico prodotto dalla ketamina è dovuto alle capacità antagoniste prodotte legandosi ai recettori NMDA del glutammato, implicati nell’eccitabilità cellulare, quindi, nel mantenimento dello stato di coscienza. Tuttavia, la ketamina è in grado di interagire anche con i recettori noradrenergici, serotoninergici, muscarinici e adrenergici.

Quindi, essa agisce sul Sistema Nervoso Centrale, influenzando i pensieri, la percezione del dolore, lo spazio e il tempo, etc.

La ketamina è soprannominata anestetico gentile in quanto promuove l’attività circolatoria e respiratoria anziché ridurla; per questo motivo, è impiegata come anestetico anche per i bambini.

Effetti

La ketamina produce effetti allucinatori di durata piuttosto breve. Infatti, solitamente, il meccanismo d’azione varia dai 10 minuti fino a qualche ora, a seconda della modalità di assunzione. La durata dell’effetto è molto variabile e, per prolungare gli effetti ricercati, spesso è assunta insieme a degli allucinogeni o amfetamine.

Gli effetti dipendono da numerose variabili, tra cui la quantità di droga assunta, il tipo di somministrazione, lo stato d’animo e i ricordi di chi la assume. Gli effetti prodotti, dunque, possono andare da un leggero stato di euforia, fino a produrre stati dissociativi con distacco corporeo e immedesimazione con l’ambiente circostante. Di conseguenza, si avrà una difficoltà nella coordinazione dei movimenti e nella percezione dei sensi, per questo le immagini saranno distorte, si avrà difficoltà a percepire il caldo dal freddo, l’asciutto dal bagnato, ecc.

Come tutti gli psichedelici, la ketamina amplifica gli aspetti emotivi interni del soggetto che la assume, per questo si potrebbero creare delle esasperazioni di stati mentali già presenti.

Sotto l’effetto della ketamina, si presentano difficoltà nel tradurre il pensiero in parole, dissoluzione parziale dell’ambiente circostante, estensione del tempo e dello spazio, dipanamento della memoria e percezione alterata del proprio corpo. 
Si verifica, inoltre, uno stato di separazione della mente dal corpo che può portare a stati allucinatori profondi, definite esperienze extracorporee, come la percezione di uscire dal proprio corpo e la near death experience, unitamente al viaggio verso la luce.

Effetti collaterali

La ketamina presenta numerosi effetti collaterali, tra cui: nausea, vomito, vertigini, ipersalivazione, aumento della sudorazione, innalzamento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, eruzioni cutanee, visione doppia, perdita della memoria a breve termine e ipotermia. L’uso frequente può comportare problemi digestivi e di minzione, deficit mnemonici e può compromettere l’equilibrio psichico.

I principali pericoli sono dovuti all’effetto anestetico poiché non percependo dolore, è possibile procurarsi ferite senza rendersene conto. Quindi, se si assume ketamina è necessario stare lontani dai posti sopraelevati e dall’acqua perché l’effetto sedativo, la dissociazione e la perdita di controllo del proprio corpo potrebbero determinare incidenti mortali.

Anche se gli effetti prodotti dalla ketamina sono brevi, possono, in ogni caso, essere molto travolgenti tanto da spaventare il consumatore al punto da fargli vivere un bad trip. 
L’assunzione prolungata e ripetuta induce effetti tossici sulla salute oltre e dipendenza, tolleranza e assuefazione.

La metossietamina

La metossietamina (MXE) è una nuova sostanza psicoattiva largamente diffusa negli ultimi anni.

La metossietamina, un analogo della ketamina, che presenza un metile al posto del cloro sull’anello aromatico e una etilamina al posto della metilamina. La metossietamina, esattamente come la ketamina, agisce come antagonista non competitivo dei recettori del glutammato, come inibitore della ricaptazione della dopamina e come agonista dei recettori dopaminergici D2, serotoninergici 5HT2, muscarinici colinergici, sigma-1 e kappa oppioidi.

La differente struttura chimica della metossietamina produrrebbe, a differenza della ketamina, un maggiore e duraturo effetto tossicologico e un minor effetto analgesico e anestetico. Inoltre, è ritenuta più sicura della ketamina poiché presentava meno effetti tossici a livello renale e vescicale.

La MXE produce effetti come euforia, empatia e aumento della socialità, ma al pari delle altre nuove sostanze psicoattive determina effetti collaterali cerebrali e simpaticomimetici.

Oltre a queste sostanze, sono stati sintetizzati altri analoghi aventi come struttura di base la ketamina, a esempio: la 2-MeO-ketamina, la Netilketamina e il bromo derivato della metaossietamina.

La rete di internet

Tramite internet è possibile accedere a numerosi siti di rivenditori di ketamina ed altre droghe. Alcuni rivenditori dichiarano di fornire qualsiasi quantità di ketamina in breve tempo e in qualsiasi parte del mondo.

 

Realizzato in collaborazione con la Sigmund Freud University, Università di Psicologia a Milano

Sigmund Freud University - Milano - LOGORUBRICA: INTRODUZIONE ALLA PSICOLOGIA

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