Fitosanitario e difesa delle produzioni

Parte la lotta biologica alla cimice asiatica

A partire dal 15 giugno 2020, in gran parte del territorio regionale, parte il progetto di lotta biologica alla cimice asiatica, con l'impiego del suo antagonista naturale Trissolcus japonicus, meglio noto come «vespa samurai»

Dove verrà rilasciata

In 300 punti distribuiti lungo i corridoi ecologici della Regione (aree verdi, lungo fiume, boschetti, ecc.) verranno distribuiti 66.000 insetti che andranno alla ricerca delle ovature di cimice asiatica per deporvi le proprie. Tutti i punti di introduzione saranno riconoscibili per la presenza di un cartello informativo che verrà tolto a fine agosto.

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L'insetto utilizzato, la famosa “vespa samurai”, è una minuscola vespina che proviene dalle stesse zone da cui arriva la cimice asiatica ed è assolutamente innocua per l'uomo e per gli animali, comprese le api.

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Nonostante venga comunemente chiamato vespa samurai, il Trissolcus japonicus si ciba di polline e nettare e non punge, in quanto usa il suo ovopositore soltanto per depositare le proprie uova in quelle di cimice asiatica, parassitizzandole.

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Gli obiettivi del progetto

Nelle aree di origine delle due specie, la vespa samurai è il principale limitatore biologico della cimice asiatica, che pertanto non arriva mai ai livelli di popolazione e di dannosità che raggiunge da noi. L'obiettivo finale del progetto, quindi, non è l'eliminazione della cimice asiatica dal nostro territorio (non sarebbe possibile) ma ricreare un nuovo equilibrio ecologico che ne limiti la crescita esponenziale delle popolazioni e la dannosità.

Trissolcus japonicus, seguendo le stesse vie con cui è arrivata in Europa la cimice asiatica, è già presente sul territorio italiano anche se in pochi esemplari sparsi in diversi punti del nord Italia. Il progetto di lotta biologica pertanto, non introduce una nuova specie esotica, bensì si pone soltanto l'obiettivo di accelerare la sua naturale diffusione sul territorio, riducendo al massimo i tempi del riequilibrio ambientale, con sollievo per le aziende agricole e per le case dei cittadini.

Inoltre, proprio per ridurre o eliminare qualunque interferenza con l'ambiente, verrà seguito lo studio scientifico elaborato dal CREA DC (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) con la partecipazione delle principali università e dei principali centri di ricerca pubblici e privati, il quale fra le altre indicazioni, prevede che l'allevamento in laboratorio della vespa samurai avvenga esclusivamente su ovature di cimice asiatica; in questo modo le vespine che verranno liberate nell'ambiente ricevono un imprinting che le indirizza nella ricerca di ovature deposte da cimice asiatica.

Le Regioni coinvolte nel progetto

Il progetto di lotta biologica viene eseguito con modalità comuni in tutte le regioni dell'Italia settentrionale, sulla base della valutazione scientifica dell'impatto ambientale preparata dal CREA DC e depositata al Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare.

Nella mappa sono visibili le 5 regioni e le 2 province autonome in cui verranno introdotte le vespe samurai. In totale verranno realizzati oltre 700 lanci di cui circa 300 in Emilia-Romagna.

mappa Trissolcus - NordItalia (003).png

Scarica il volantino (pdf1.42 MB)

Per informazioni:

Servizio fitosanitario Regione Emilia-Romagna - via A. da Formigine,3 - 40128 Bologna

omp1@regione.emilia-romagna.it

Massimo Bariselli cell. 334.6416788 - Alda Butturini  cell. 334.6746429

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ultima modifica 2020-07-02T14:34:31+02:00
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