Roberto Brunetti, noto ai più con lo pseudonimo di Er Patata, si è spento lo scorso sabato all’età di 55 anni.

L’attore, che ha preso parte a numerosissime commedie a cavallo negli anni 2000 è stato trovato morto a casa sua e sul corpo non sono stati trovati segni di violenza. I magistrati della procura di Roma hanno però aperto un fascicolo per “morte in conseguenza di un altro reato” perché la polizia scientifica in casa ha trovato tre bustine di hashish e un bottiglia per fumare.

Che siano state quelle a causarne la morte?

Er Patata, suo fratello: “Roberto pesava 130 kg, è morto d’infarto”

Suo fratello, Daniele Brunetti, lo esclude categoricamente. “Roberto non era così dipendente dalla droga come vogliono farlo passare, gli è venuto un infarto perché pesava 130 chili, era diabetico e trascurava la sua salute“. Storia ripetuta anche a Pomeriggio 5: “La scientifica ci ha spiegato di aver trovato dell’hashish. Ci hanno detto che in casa non c’erano tracce di cocaina e che Roberto è morto nel sonno. Gli è venuto un infarto perché era diabetico. Sulla salute aveva un atteggiamento superficiale, lamentava dei dolori al petto ma non voleva farsi controllare. Se gli dicevo ‘vai a farti dei controlli’ lui si ombrava“.

Anche sui saluti finali, Daniele Brunetti ha ripetuto: “Roberto Brunetti è morto di infarto, non di overdose. Si faceva qualche spinello, ma la droga non era il suo oggetto di culto“.

Ovviamente solo l’autopsia potrà confermare queste sue parole.

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