Eolico in mare, nel 2015 record UE. Un futuro di turbine giganti?

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Nel 2015 gli investimenti in parchi eolici offshore sono raddoppiati rispetto all'anno precedente, con oltre 3 GW di nuova potenza. Gli impianti sono tutti in Germania, Regno Unito e Olanda. Cresce del 13%, a 4,2 MW, la taglia media delle macchine. C'è poi chi chi vuole realizzare una turbina gigante: da 50 MW.

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Nuovo record per l’eolico in mare in Europa: nel 2015 le installazioni e investimenti sono raddoppiati rispetto all’anno precedente. Nell’anno da poco concluso si sono investiti 13,3 miliardi di euro che hanno portato alla connessione di 754 nuove turbine dislocate in 15 progetti, per un totale di 3.019 MW. Sono questi i dati che arrivano dall’ultimo report EWEA sull’eolico offshore (allegato in basso).

Come si vede dal grafico sopra (linea rossa) nelle acque europee ora sono operativi impianti eolici offshore per una potenza totale di 11.027 MW.

Tutto in 3 Paesi

Nel 2015 solo 3 Paesi hanno contribuito alla crescita del eolico offshore: la Germania (2.282 MW), seguita da Regno Unito (556 MW) e Olanda (180 MW). Nei tre Paesi è peraltro in corso lo sviluppo di altri 6 progetti eolici offshore, che porteranno alla realizzazione di ulteriori 1,9 GW.

In Italia, ricordiamo, non è ancora stata realizzata una sola turbina in mare, anche se quest’estate si è finalmente sbloccato l’iter autorizzativo di quello che potrebbe essere il primo parco eolico offshore italiano, a largo di Taranto.

Turbine sempre più grandi

Tornando ai dati dai mari europei, si segnala che si stanno utilizzando turbine eoliche sempre più grandi: la taglia media di quelle installate nel 2015 è stata di 4,2 MW, con una crescita del 13% sul 2014.

Puntare a taglie sempre maggiori consente di avere un migliore rapporto tra costi ed efficienza e sembra essere ormai una tendenza consolidata per l’eolico in mare.

È di questi giorni la notizia che ai Sandia National Laboratories stanno lavorando con l’obiettivo di costruire una macchina da 50 MW, che avrà pale di circa 200 metri.

Le previsioni per il 2016 e oltre

Per quel che riguarda l’anno in corso, EWEA afferma che in Europa ci sarà un calo delle installazioni rispetto al 2015, ma negli anni successi si prevede un rimbalzo fino ad oltre 20 GW cumulativi nel 2020.

Incertezza c’è su “quel che avverrà dopo il 2020, poiché l’industria sta facendo progressi concreti per la riduzione dei costi, ma c’è bisogno che i Governi indichino chiaramente i volumi che intendono raggiungere nel lungo-termine e i quadri regolatori che saranno introdotti per stimolare i necessari investimenti”, ha commentato il presidente dell’associazione Giles Dickson.

Il report EWEA “The European offshore wind industry – key trends and statistics 2015”, febbraio 2016 (pdf)

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