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Questo articolo è stato pubblicato il 08 febbraio 2012 alle ore 19:53.

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Mario MontiMario Monti

Massimo rigore" nel "rispettare" e nel far "rispettare" una "sobrietà assoluta" di comportamenti individuali per chi lavora per Ministero dell'Economia e Presidenza del Consiglio. La 'circolare Monti' che taglia spese e impone il massimo dell'austerity nell'amministrazione pubblica che dipende dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef) è integralmente pubblicata sul sito della presidenza del Consiglio. Ed oltre ai tetti di valore ai regali che si possono ricevere e fare, mette uno stop all'organizzazione di celebrazioni, eventi, festeggiamenti.

"Le manovre finanziare adottate nello scorso anno - ha scritto Monti - hanno comportato una significativa correzione dei conti pubblici. Questa correzione, imposta dalla primaria esigenza di rispetto degli obiettivi di finanza pubblica definiti in sede europea, ha reso necessaria l`introduzione di disposizioni volte a determinare sia maggiori entrate che minori spese.

"È di tutta evidenza - prosegue la disposizione rivolta a tutti i dirigenti e dipendenti di Agenzie fiscali, Dipartimenti del Mef, della Guardia di Finanza, dei Monopoli di Stato, della Scuola superiore dell`economia e delle finanze - che l`introduzione di nuovi meccanismi legislativi non è sufficiente, se l`adozione di nuove disposizioni non è accompagnata da un`azione amministrativa indirizzata in modo deciso al perseguimento degli obiettivi di economicità ed efficienza.In questo logica assume rilievo, oltre che la puntuale e sicura osservanza dei limiti di spesa fissati dalle norme, inclusi quelli concernenti determinate categorie di spesa (ad esempio, spese di rappresentanza, convegni e consulenze), anche la necessità che non vengano effettuate spese non indispensabili e non ricollegabili in modo diretto ed immediato ai fini pubblici assegnati alle singole strutture amministrative e che, in linea generale, i comportamenti degli amministratori pubblici siano ispirati al principio di assoluta sobrietà".

"A questo fine, in via meramente esemplificativa e non esaustiva, occorrerà - in linea generale - astenersi con estremo rigore dall`effettuare ogni spesa di rappresentanza. Solo in casi del tutto eccezionali, riferibili a rapporti con Autorità estere - è la sola eccezione consentita da Monti - si potranno effettuare, comunque previa espressa autorizzazione, spese di modico valore. Inoltre, è necessario evitare l`organizzazione di convegni, celebrazioni, ricorrenze e inaugurazioni, anche quando questi ultimi costituiscano tradizionali impegni della Struttura che li indice.

Del resto - prosegue la circolare del premier - oltre al costo inerente alle spese sostenute, deve tenersi in debito conto la circostanza che la stessa organizzazione e partecipazione a tali eventi sottrae numerosi dipendenti, ad ogni livello, al quotidiano impegno lavorativo. Nell`ipotesi che un`attenta valutazione del rapporto costi - benefici faccia comunque propendere per l`organizzazione dell`evento, comunque previa espressa autorizzazione, si utilizzerà di norma la giornata del sabato e si avrà cura di evitare qualsiasi spesa, anche utilizzando strutture interne all`Amministrazione".

"Richiamo, infine, - ha scritto ancora Monti - la necessità che vengano scrupolosamente osservate le disposizioni contenute nel codice etico di ciascuna amministrazione, con particolare riferimento a quelle relative a regali ed omaggi. A tale proposito i dipendenti delle Strutture in indirizzo si atterranno, salvo eventuali disposizioni più restrittive già adottate, alle prescrizioni recate al riguardo dal codice etico vigente per i dipendenti del Ministero e dell`Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato secondo cui: "I destinatari non accettano, per sé e per altri, beni materiali, quali regali o denaro, né beni immateriali o servizi e sconti per l`acquisto di tali beni o servizi o qualsiasi altra utilità, diretta o indiretta, da soggetti (persone, Amministrazioni, Enti, Società) in qualsiasi modo interessati dall`attività del Mef che eccedano il valore di 150 euro.

"Regali di valore superiore sono restituiti ovvero devoluti al Mef. I regali e gli omaggi ricevuti non devono comunque compromettere l`indipendenza di giudizio, la correttezza operativa, l`integrità e la reputazione del dipendente e in ogni caso devono essere tali da non poter essere interpretati, da un osservatore imparziale, come finalizzati ad acquisire vantaggi in modo improprio".

"Con la certezza - è la conclusione del premier - del fatto che le SS.LL. si renderanno convinti interpreti delle esigenze che ho voluto fare presente, confido nella consueta, fattiva collaborazione".

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