Milano

Milano, nuovi ma senza software:
ai vigili 500 computer inutilizzabili

I fondi non bastavano e così i pc, con tastiere ergonomiche e schermi a led, non potranno funzionare fino a quando il consiglio comunale non stanzierà i fondi per i programmi. I sindacati: situazione paradossale

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I primi computer sono già stati consegnati. Sono nuovi, belli, hanno tastiere ergonomiche e schermi a led. Peccato che il Comune di Milano non abbia acquistato il software e che quindi siano del tutto inutilizzabili. «Alcuni colleghi hanno tolto le macchine dall’imballaggio, poi si sono accorti che non funzionavano e le hanno rimesse nelle scatole», racconta un ghisa che lavora al comando di Zona 4. I nuovi computer acquistati dal Comune per la polizia locale sono in tutto 556. Palazzo Marino li ha già pagati tutti, la consegna è cominciata nei giorni scorsi. I soldi a disposizione del Comune non bastavano per acquistare anche il software, però, e così i computer sono di fatto solo contenitori di plastica vuoti.

«È una situazione paradossale - dice Orfeo Mastantuono, del sindacato Csa - Mi chiedo, vista la scarsità di fondi, se non avesse più senso cominciare a comprare alcuni computer e alcuni software, anziché tutte le macchine senza alcun programma in grado di farle funzionare». All’assessorato alla Sicurezza, guidato da Marco Granelli, fanno sapere che «mentre i computer sono stati acquistati con denaro a disposizione per la spesa corrente, per il software serve uno stanziamento specifico e quindi la preventiva autorizzazione del consiglio comunale in fase di approvazione del bilancio». Vale a dire che non se ne parla prima di settembre, e almeno fino ad allora i computer resteranno nelle scatole.

Resta da decidere se installare il pacchetto Office di Microsoft o un altro software più leggero, anche in termini di spesa, e più congeniale alle esigenze della polizia locale. Quanto alla spesa già sostenuta per l'acquisto delle macchine, al Comune si limitano a fare presente che "non si è trattato di un unico versamento, quindi la ricostruzione dell'importo complessivo non è semplice". Nell'attesa che il pasticcio sia risolto, il comando della polizia locale in piazza Beccaria ha dato indicazioni a tutti gli uffici e agli otto comandi periferici di continuare a utilizzare le vecchie macchine su cui il software è installato.

"Il comando si sta comportando nel migliore dei modi e ha evitato un caos che avrebbe probabilmente paralizzato l'attività di tutto il corpo - dice Daniele Vincini, segretario cittadino del sindacato Sulpm - Non è certo la prima volta che noi vigili, dal comandante in giù, dobbiamo mettere una pezza alle inefficienze dell'amministrazione comunale". Ed è proprio nel campo degli acquisti di forniture e attrezzature che negli ultimi anni si sono verificati i casi più eclatanti di ritardi da parte del Comune. Per quasi due anni, fra il 2010 e lo scorso inverno, i vigili si sono rifiutati di ritirare 280 nuove pistole Beretta Px perché mancavano le fondine, e in quelle in dotazione l'arma rischiava di incastrarsi.

La ragione è sempre la stessa: "Il Comune - raccontavano nel 2011 i ghisa di piazza Beccaria - risponde che per ragioni di bilancio gli acquisti vanno a rilento". E la carenza di forniture è ancor più drammatica per quanto riguarda l'abbigliamento, con i ghisa costretti a ricorrere al sarto per farsi stringere calzoni di tre taglie più grandi a causa della mancanza di merce in magazzino.