Percorso:ANSA.it > Mondo > News

Interrogati da pm militare, 'violata consegna'

Atti a Procura Roma, perizia su pc e macchina fotografica bordo

21 marzo, 20:12
Salvatore Girone e Massimiliano Latorre
Salvatore Girone e Massimiliano Latorre
Interrogati da pm militare, 'violata consegna'

di Vincenzo Sinapi

ROMA - Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono indagati dalla procura militare di Roma per i reati di "violata consegna aggravata" e "dispersione di oggetti di armamento militare". La loro iscrizione nel registro degli indagati risale a subito dopo la morte dei due pescatori indiani, che i due fucilieri sono accusati di aver ucciso avendo scambiato per pirati, ma si è appresa solo in serata, al termine del lungo interrogatorio cui è stato sottoposto Girone dal procuratore militare Marco De Paolis. Lo stesso De Paolis, però, sarebbe intenzionato a spogliarsi del caso, lasciando tutta l'inchiesta in mano ai magistrati di Piazzale Clodio che indagano per omicidio volontario: "sto valutando la possibilità di trasmettere gli atti per connessione al magistrato ordinario, essendo più grave il reato comune", ha confermato De Paolis all'ANSA.

Latorre e Girone, in uniforme, sono arrivati alle 15 alla procura militare. A piedi, attraversando il passo carraio, hanno superato senza parlare il plotone di giornalisti, fotografi e cameramen che li attendevano e lo stesso hanno fatto oltre quattro ore dopo, all'uscita. Domani torneranno in Puglia. Al magistrato, secondo quanto si è appreso, Girone avrebbe ribadito la correttezza del suo operato, così come una decina di giorni fa avrebbe fatto Latorre. Il procuratore militare, infatti, ipotizzando il reato di violata consegna, intende proprio accertare se siano state rispettate le regole d'ingaggio e le disposizioni che regolano il servizio di protezione a bordo dei mercantili (mentre il reato di dispersione di oggetti di armamento militare fa riferimento alla 'dispersione', appunto, dei proiettili sparati dai due fucilieri).

Con l'interrogatorio dei due marò De Paolis ha di fatto concluso la serie di atti istruttori avviata subito dopo i fatti, quando li aveva iscritti nel registro degli indagati, oltre che per i due reati militari, anche per quello 'comune' di omicidio colposo. Proprio con riferimento a quest'ultimo reato aveva trasmesso per competenza gli atti alla procura ordinaria, che ha poi riformulato l'accusa in omicidio volontario. Ora, terminate le indagini e considerato che i reati su cui indagano le due procure sono connessi, il pm - come prevede la legge - potrebbe trasmettere gli atti al collega della procura ordinaria, che indaga sul reato più grave. E proprio da piazzale Clodio si registrano oggi sviluppi, con la decisione dei pm di disporre (per il 28 marzo) una consulenza tecnica sul computer e sulla macchina fotografica di bordo della petroliera Enrica Lexie, sulla quale erano imbarcati i marò. Attraverso il computer, sul quale sono registrate le conversazioni tra il comandante dell'equipaggio e l'armatore, nonché le comunicazioni fatte dagli organismi italiani, e la macchina fotografica, sulla quale sono memorizzate le immagini del presunto attacco di pirati, gli inquirenti vogliono ricostruire quanto accaduto. Una ricostruzione, comunque, parziale, visto che nel fascicolo mancano ancora i risultati delle autopsie dei due pescatori, le perizie balistiche, le prove di sparo sulle armi di Latorre e Girone ed i resoconti dei testimoni indiani. Documenti sollecitati in due rogatorie internazionali alle autorità indiane, ma che non sono ancora arrivati. Agli atti dei pm Capaldo e Ceniccola ci sono le versioni fornite dai due marò, ("abbiamo sparato 7-8 colpi in mare per scoraggiare l'avvicinamento di un'imbarcazione diversa da quella mostrata dalle autorità indiane") e il racconto degli altri quattro fucilieri del Nucleo militare di protezione, che hanno detto di non essere stati testimoni diretti dell'accaduto. In pratica, di non aver visto niente. Dall'India, intanto, continuano ad arrivare bordate.

La posizione italiana sulla questione dei marò "ha gettato un'ombra sulle relazioni fra i due paesi", ha ribadito il premier indiano Manmohan Singh. In una lettera al governatore del Kerala, il premier ha ripetuto che l'Italia trattenendo i due ha violato "tutte le norme del contesto diplomatico". Singh ha detto di condividere il sentimento di indignazione nazionale e assicurato che tutte le opzioni diplomatiche e legali saranno esplorate per riportarli indietro e processarli (il permesso concesso a Latorre e Girone scade venerdì). Una fonte del governo italiano, però, a margine dell'interrogatorio di Girone, ha ribadito le ragioni di diritto in base alle quali l'Italia ha legittimamente deciso di non far tornare i due marò in India. Se infatti ciò fosse avvenuto, dopo la sentenza della Corte suprema di New Delhi, ci sarebbe stata una "chiara violazione" delle nostre norme costituzionali, con particolare riferimento al rispetto del giudice naturale precostituito per legge e al divieto di estradizione dei propri cittadini.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Top News

    • 13:09
    • 09 apr
    • ROMA

    Fecondazione eterologa, cade il divieto

    La Corte Costituzionale lo hanno dichiarato illegittimo
    • 12:09
    • 09 apr
    • MILANO

    Intesa paga 294 mln 'tassa Bankitalia'

    Segue Unicredit (196), ma su parametri patrimoniali impatto soft
    • 11:40
    • 09 apr
    • VATICANO

    Papa: tacciano le armi in Siria

    Dolore per assassinio gesuita Van der Lugt e per vittime guerra
    • 10:43
    • 09 apr
    • MILANO

    Garlasco: mamma Rita, ho ancora fiducia

    E' cominciato il processo d'appello bis, Stasi è in aula
    • 09:03
    • 09 apr
    • MILANO

    Borsa: Milano apre in rialzo, +0,24%

    Identico aumento per l'indice Ftse All share
    • 09:00
    • 09 apr
    • ROMA

    Immigrazione: Alfano,un morto su barcone

    Continuano sbarchi, 4.000 migranti soccorsi in ultime 48 ore
    • 07:01
    • 09 apr
    • ROMA

    Mafia, colpo a cosche in E-R

    Operazione cc regione e Crotone,13 ordinanze,sequestro da 13 mln
    • 06:36
    • 09 apr
    • ISLAMABAD

    Pakistan:bomba a mercato,almeno 15 morti

    Ordigno ad alto potenziale in zona controllata forze sicurezza
    • 01:05
    • 09 apr
    • ROMA

    Immigrazione: Alfano, è allarme sbarchi

    Non bastano 80 mln Ue per Frontex. Def grazie a nostra azione
    • 00:23
    • 09 apr
    • NEW YORK

    Australia e Svezia, paradisi per giovani

    Secondo studio Usa. Italia fuori da classifica prime 30 nazioni