PSICOLOGIA
Sindrome da Sleep-texting:
mandar messaggi mentre si dorme
Aumenta sempre più il numero di coloro che agiscono inconsapevolmente. Con spiacevoli conseguenze
PSICOLOGIA
Sindrome da Sleep-texting:
mandar messaggi mentre si dorme
Aumenta sempre più il numero di coloro che agiscono inconsapevolmente. Con spiacevoli conseguenze
LA BELLA ADDORMENTATA E LE MAIL -Tre anni fa gli specialisti dell’Università di Toledo, nell’Ohio, avevano registrato il caso di una donna quarantaquattrenne che nel sonno inviava mail sconclusionate . Al risveglio non conservava memoria dell’accaduto e la corrispondenza virtuale notturna rientrava nel calderone dei tanti gesti meccanici che le capitava di compiere durante il suo sonnambulismo. Oggi viene invece segnalato un trend simile, solo che anziché spedire mail notturne inconsapevoli esistono persone che inviano sms durante il sonno . Parole farneticanti, il cui senso potrebbe forse essere ricomposto scomodando Freud e ricostruendo i loro sogni, parole scomode a volte o semplicemente insensate, come quelle che capita di pronunciare a volte a voce alta nel cuore della notte e dei sogni.
SONNAMBULISMO TECNOLOGICO - Sembra strano infatti, ma durante il sonno è possibile mandare messaggini, a conferma del fatto che è divenuto un gesto talmente automatico e invasivo da entrare nel mondo onirico. Lo strano fenomeno è probabilmente da attribuire allo stress vissuto nella giornata: chi ne soffre invia messaggini mentre dorme e in maniera assolutamente inconsapevole a parenti ed amici. Secondo gli studiosi le mail sonnambule sono maggiormente pericolose, perché tendono a essere indirizzate più spesso a colleghi di lavoro o a persone meno intime. Mentre il messaggio nello sleep-texting colpisce quasi sempre parenti o amici stretti e dunque risulta meno imbarazzante.
GLI ESPERTI - Ne parla lo studioso David Cunnington, del Melbourne Sleep Disorder Center australiano, che ascrive questo disturbo a una sorta di overdose quotidiana di mail e notifiche via sms che la mente delle persone non riesce a smaltire, rendendo sempre più difficile una separazione netta e sana tra veglia e sonno. Secondo Ron Kramer, dell’American Academy of Sleep Medicine, è una diretta conseguenza dell’automatismo del massaggiare, mentre Jan Van den Bulck, della Catholic University di Leuven, in Belgio, sottolinea che i tasti del telefonino per molti giovanissimi sono ormai un’estensione delle dita. Non c’è da stupirsi dunque che anche il sonnambulismo si sia aggiornato. Per il momento l’unica cura è evitare lo stress. E se possibile non dormire con il telefonino sul comodino. Non si sa mai.
23 novembre 2011 | 16:52© RIPRODUZIONE RISERVATA